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M. DELLA BORDELLA
( alpinism/climbing )

Matteo Della Bordella ha avuto le prime esperienze in montagna a dodici anni con il padre, che lo accompagnava nelle prime uscite.

Per i primi sei anni si è dedicato soprattutto alle vie classiche di media difficoltà.

 

 

Nel 2003 ha ripetuto varie vie classiche di VI grado sulle Alpi, tra cui la Philipp-Flamm sul monte Civetta, la Vinatzer-Messner in Marmolada, la Cassin sul Pizzo Badile e la Bonatti sul Grand Capucin.

Nel 2005 ha salito a vista la via Attraverso il Pesce sulla Marmolada, nel giorno del suo compleanno e accompagnato dal padre. Nello stesso anno ha aperto in WendenstöckePortami Via in compagnia di Fabio Palma, ripetuta soltanto da Ueli Steck, Simon Anthamatten e Tommy Caldwell.



Dal 2006 è diventato membro dei Ragni di Lecco e due anni dopo del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI)

Nel 2008 e 2009 ha vinto il Premio Cassin per la categoria alpinismo: nel 2008 per la via Coelophysis aperta con Fabio Palma in Wendenstöcke, e nel 2009 per la spedizione in Groenlandia.

Ha viaggiato in vari paesi tra cui Inghilterra, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Patagonia e aperto vie nuove in Groenlandia, Messico, Wendenstöcke, Svizzera.


Tra il 2011 e il 2014 ha compiuto alcune delle sue imprese più importanti riuscendo ad aprire, con Luca Schiera, una via nell'inviolata parete Ovest della Torre Egger in Patagonia, la spedizione sulla Torre di Uli Biaho in Pakistan e quella sul Fitz Roy, di nuovo in Patagonia.

 

Ma probabilmente la sua spedizione più bella, quella più difficile e pulita dal punto di vista dello stile è quella della Groenlandia nell'estate 2014.

Matteo Della Bordella ed i compagni Svizzeri Silvan Schupbach e Christian Ledergerber sono partiti con i kayak da Ittoqqortoormiit, l'ultimo villaggio abitato sulla costa Est della Groenlandia, quindi dopo aver percorso più di 200km in kayak, hanno coperto i restanti 25 km che li separavano dalla parete che volevano scalare a piedi ed il giorno successivo hanno attaccato la via.

In 3 giorni hanno superato per primi l'impressionante parete Nord-Est dello Shark tooth, un muro di roccia di 900 metri verticali o strapiombanti, mai scalato. I

3 hanno effettuato la salita in completa arrampicata libera e a-vista, senza lasciare nessun tipo di materiale in parete.

Successivamente il gruppo dopo aver effettuato altre due salite è rientrato con i kayak al paese di partenza per un totale di 32 giorni di spedizione "by fair means" in completa autonomia.

 

Questa incredibile impresa ha valso, per Matteo Della Bordella la selezione al prestigioso Piolet Do'or 2015 e al Premio Grignetta D'Oro 2015.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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