Nato a Roma, Alessandro D'Emilia, sin da piccolo ha vissuto in alta montagna, a Misurina, nel cuore delle Dolomiti, dove ha imparato, contemporaneamente, a camminare e a sciare!
Negli anni del liceo cresce la sua passione per l'ambiente alpino e lo sci e Alessandro inizia a dedicarsi in modo particolare di freeride, telemark, snowboard, parapendio e arrampicata.
Nel 2011 diventa maestro di sci ma, durante una gara di freeride, ha un infortunio al ginocchio e inizia a comprendere la necessità di una piena riabilitazione, sia mentale che fisica, per tornare in forma.
Questa, che sembra essere una sfortuna, diventa invece l'occasione, per Ale, di avvicinarsi alla pratica dello Slackline, scoprendone gli effetti benefici e intraprendendo un cammino con con prospettive inattese.
Dopo soli 2 mesi dai suoi primi passi sulla slackline Alessandro percorre la prima di numerose Highline.
Insieme ad Armin Holzer, Ale ha percorso nelle Dolomiti piu di 50 nuove highline, tra cui “Sun Rice”, sulla cima grande di Lavaredo.
Nel giugno 2012, in spedizione in Cina, sul Muztagh Ata (7546m), Alessandro ha conseguito il suo record personale camminando sospeso a 5000m di quota e nel 2013 ha percorso un highline alta più di 800 metri sulla Marmolada.
Alessandro è stato anche fondatore, con amici e “colleghi”, dell'Highline Meeting Monte Piana primo evento di questo genere in Europa conclusoi nel 2016, dopo la sua quinta edizione e dopo la scomparsa di Armin Holzer.
Alex ha sviluppato un forte interesse per il settore audiovisivo al servizio dei misteri della natura e dei luoghi inesplorati, alla ricerca del contatto con le popolazioni locali.
Attualmente lavora in tutto il mondo come regista, DOP e pilota freelance Drone. E' diplomato alla scuola di documentario Zelig nella classe di fotografia.
Produce documentari principalmente icentrati proncipalmente su spedizioni e progetti sportivi estremi, questioni ambientali e sociali.
Oltre a Dusk Chorus, un film pluripremiato in campo scientifico, ambientale e sociale in prestigiosi festival internazionali, ho seguito atleti famosi e alpinisti.
Nel maggio del 2018 ha raggiunto la cima della terza montagna più alta del mondo, il Kangchenjunga (8680 m), girando e seguendo Arjun Vajpai, il più giovane alpinista al mondo a scalare montagne di 8000 metri.
Una vita decisamente fuori dal normale, seguendo sempre la propria filosofia, nata in equilibrio su una piccola fettuccia: "L’highline è un ponte nel cielo, ma anche in te stesso. Una filosofia che esprime una situazione in bilico fra essere e non essere come nella vita. Lo scopo non è quello di focalizzarsi su un punto fisso, né tanto meno partire da A ed arrivare a B ma essere sempre presenti ad ogni possibilità di cambiamento".
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