10
settembre 2025
Dalle cime delle Alpi alle avventure in bici ai confini del mondo

Venerdì 12 e sabato 13 settembre l’Adventure Outdoor Fest animerà il Parco del Laghetto del Ponte Sospeso, a San Marcello Piteglio (PT), con una serie di appuntamenti gratuiti imperdibili tra cultura, spettacolo e outdoor. Dal dialogo con autori di montagna ai reportage di viaggio in luoghi remoti, fino a performance artistiche sotto le stelle, il festival offrirà uno spaccato vivace della passione per l’avventura e la montagna.

Venerdì 12 settembre

La serata di venerdì si apre alle 18:15 con Dario Pedrotti, atleta e scrittore trentino che unisce la corsa in montagna alla scrittura. Autore del nuovo libro Sulle orme dei giganti (Terre di Mezzo, 2025), Pedrotti propone un coinvolgente resoconto in prima persona delle sue esperienze nelle più iconiche gare di ultra-trail, narrato con stile diretto e autoironico. Il suo approccio umile e riflessivo alla montagna – definisce il trail running una “forma di meditazione in movimento” – rende i racconti autentici e ispiranti, sottolineando che perfino le sfide più estreme non sono atti eroici se paragonati alle sfide quotidiane di ognuno L’incontro con Pedrotti sarà un’occasione per esplorare il lato interiore dell’endurance e della vita outdoor.

A 19:00 i riflettori passano a Francesco “Frank” Lotta, conduttore radiofonico (Radio Deejay) e appassionato viaggiatore, che presenta il suo libro Patagonia – Viaggio in bici ai confini del mondo. Questa opera – scritta a sei mani con Paolo Penni Martelli e Willy Mulonia – è una vera dichiarazione d’amore per la Patagonia e per l’avventura nei luoghi più remoti del pianeta. Lotta racconterà il viaggio in bicicletta di quasi mille chilometri compiuto dal trio da El Calafate a Ushuaia, tra i ghiacci maestosi del Perito Moreno e i venti impetuosi della Terra del Fuoco. Non si tratta solo di un’impresa sportiva, ma di un’esperienza anche emotiva e spirituale: attraverso parole e fotografie, il libro esplora cosa spinge l’essere umano a spingersi fino alla “Fine del mondo” sfidando freddo e deserto, e come la solitudine di quei paesaggi estremi possa trasformarsi in connessione profonda con la natura e con sé stessi Sarà un incontro ricco di aneddoti e riflessioni, in cui un’avventura epica diventa racconto umano di scoperta interiore.

Alle 20:00 spazio alla musica e all’arte con “Verde, suoni e voci d’Appennino”, una performance dal vivo che fonde narrazione poetica e paesaggi sonori. Emiliano Cribari – poeta, fotografo e “cercatore di luoghi perduti” – darà voce all’Appennino con i suoi testi e racconti, mentre il cantautore elettronico Muni (alias Lorenzo Meazzini) ne intreccerà il racconto con un tessuto musicale creato in presa diretta. Sul palco si incontrano la parola e il suono: la voce narrante di Cribari guiderà il pubblico attraverso boschi e sentieri immaginari, accompagnata dalle atmosfere sonore composte da Muni con strumenti elettronici e acustici. Il risultato sarà un viaggio sensoriale nell’anima verde dell’Appennino, dove i suoni della natura e la musica si fondono per evocare emozioni profonde e il richiamo della montagna.

Sabato 13 settembre

La giornata di sabato entra nel vivo alle 18:00 con Maurizio Serafini e il suo Concerto per cornamusa e giramondo. Poliedrico esploratore, guida ambientale e musicista con 39 anni di carriera alle spalle, Serafini ci accompagna in un viaggio tra parole e musica ispirato al suo omonimo libro di memorie “on the road”. La sua esibizione è un racconto poetico e travolgente che attraversa gli anni Settanta inquieti, le strade d’Europa, le note del folk e il cuore dei sognatori ribelli. Dalla provincia italiana dei vinili graffiati ai pub d’Irlanda fino alle oasi del Sahara, Serafini narra una vita da giramondo che non ha mai smesso di viaggiare per – e grazie a – la musica. Sul palco con la sua cornamusa, condividerà aneddoti e melodie folk-celtiche, celebrando il potere liberatorio della creatività e dell’incontro tra culture alternative. L’incontro/concerto sarà arricchito anche da brani composti dalla comunità del Montelago Celtic Festival – la “città nomade” fondata dallo stesso Serafini – a simboleggiare come la musica possa creare comunità e dare voce a uno spirito di libertà senza confini.

Alle 19:00 si alza lo sguardo verso il cielo con l’Aerial Circus Show, spettacolo acrobatico sotto il celebre Ponte Sospeso. Si tratta di una performance unica nel suo genere: gli artisti daranno vita a evoluzioni di danza aerea su tessuti, giochi di luce con poi luminosi, hula hoop, acrodanza e audaci camminate sulla slackline. Il tutto senza palco, immersi nell’ambiente naturale: la struttura del ponte e gli alberi circostanti diventano scenografia di un circo a cielo aperto. Equilibrio, eleganza e adrenalina si fondono in questo show mozzafiato, che promette di lasciare il pubblico con il fiato sospeso (letteralmente!) di fronte a volteggi e funambolismi in alta quota.

Alle 19:45 il festival propone anche un momento di teatro: va in scena “Eustachia BonTon”, monologo brillante e fuori dagli schemi dedicato alle “sfide al femminile”. Il personaggio di Eustachia – alter ego creato dall’attrice veneta Wendy Muraro – nasce da un blog lanciato nel 2014, in cui Muraro ha pubblicato 366 mini-racconti (le “regole” di Eustachia) per imparare a essere felici affrontando con ironia la vita di tutti i giorni. In questa versione riadattata appositamente per l’Adventure Outdoor Fest, Eustachia con la sua verve travolgente farà ridere, commuovere e riflettere il pubblico, dispensando consigli surreali e saggi al tempo stesso su come sopravvivere ai piccoli grandi ostacoli quotidiani. Vivere secondo Eustachia, infatti, significa trovare il lato comico anche nelle disavventure (quelle “sfighe” che la vita ci riserva) e trasformarle in occasioni di crescita e di riscatto personale. Prepariamoci dunque a uno show imperdibile e spassoso, dove la risata diventa uno strumento di resilienza.

La giornata di sabato culmina alle 21:00 con un evento speciale: “La Restanza & Endless Peaks”, incontro con Francesco Tomé dedicato al rapporto profondo tra uomo e montagna. Tomé, giovane trail runner e filmmaker, è appena rientrato dalla sua straordinaria impresa Endless Peaks: 60 giorni di corsa e trekking attraverso tutto l’arco alpino, per un totale di 2.500 km e 165.000 metri di dislivello positivo, dal monte Vrata in Croazia al Colle di Cadibona in Liguria. Questa avventura epica – che diventerà un documentario realizzato con il supporto del Club Alpino Italiano– lo ha visto attraversare l’intera catena alpina in solitaria, realizzando un sogno ai limiti dell’umano. Sul palco dell’Adventure Outdoor Fest, Tomé racconterà le emozioni, le sfide e i momenti indimenticabili di Endless Peaks, condividendo con il pubblico cosa si prova a “scomparire” tra le vette per due mesi inseguendo un’idea di libertà. A seguire, presenterà il suo pluripremiato documentario “La Restanza – Storie di montagna tra Toscana e Emilia”, capace di riempire le sale ad ogni proiezione. La Restanza è un viaggio cinematografico sull’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane, dove uomini e donne hanno scelto di non andarsene dalle terre alte ma di restare, resistendo allo spopolamento per amore della propria montagna. Attraverso il ritmo lento dei borghi, il lavoro agricolo e la mancanza di servizi, il film racconta una forma di resistenza silenziosa e radicale: quella di chi trasforma la scelta di restare – invece di partire – in un atto d’amore e di tutela per le terre alte. Sarà un incontro dal forte impatto emotivo, che chiuderà il weekend ricordandoci come le avventure più grandi possono avvenire anche “a casa nostra”, tra le montagne che decidiamo di vivere e proteggere.

ADVENTURE OUTDOOR FEST by Adventure Outdoor Italia ASD

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