La storia di Fausto de Stefani supera di gran lunga i confini della montagna. Parla alla fantasia e alla capacità di sognare del bambino che dimora in ognuno di noi.
E parla agli adulti che siamo o che diventeremo, che si dibattono nel trovare un senso alle proprie azioni e alla propria vita.
Contadino, carrozziere, escursionista, alpinista, fotografo, ambientalista, attivista, Fausto è un sognatore da sempre. Fin da quando, bambino, ascoltava le storie di Mandelo, un vecchio vagabondo della Bassa Mantovana, che incantava i bambini delle cascine con i suoi racconti. “Salite sulla mia mongolfiera”, diceva loro, e quella voce capace di dialogare con il vento e con i fiori, li trasportava nei più remoti angoli del globo. Da quella mongolfiera, spinta dal vento della fantasia, Fausto non è mai sceso. È da quella speciale prospettiva tra sogno e realtà che ha visto il mondo, le persone che lo abitano e le diverse culture che lo popolano.
L’amore per le montagne va di pari passo con l’attenzione all’ambiente e alla solidarietà.
Fausto infatti è un attivista, socio fondatore di “Mountain Wilderness”, è promotore del progetto “Rarahil Memorial School, una scuola a due passi dal cielo” realizzata a Kirtipur, una cittadina nei sobborghi di Kathmandu, in Nepal, ed è impegnato anche in Italia con attività di sensibilizzazione alle tematiche ambientali e di avvicinamento alla montagna, tra cui il progetto “La collina di Lorenzo”, un’oasi naturalistica a Castiglione delle Stiviere (Mn).